1. Lavorazione e stoccaggio di cereali e prodotti agricoli
Siti: silos per cereali, elevatori per cereali, mulini per la farina, zuccherifici, impianti di lavorazione del cacao, impianti di lavorazione del caffè e mangimifici.

Rischi: Grandi quantità di polvere combustibile, come farina, amido, zucchero a velo e latte in polvere, vengono generate durante la lavorazione, il trasporto e lo stoccaggio. Quando queste polveri sottili raggiungono una certa concentrazione nell'aria e incontrano una fonte di ignizione, possono causare una violenta esplosione di polvere.

2. Lavorazione e produzione di metalli
Siti: officine di lucidatura, molatura e lavorazione di metalli come alluminio, magnesio, titanio e zirconio; e officine di stampa 3D (polvere di metallo).

Rischi: Alcuni metalli sono altamente infiammabili in forma di polvere, in particolare le polveri di alluminio e magnesio. Una volta che formano nuvole nell'aria, possono facilmente incendiarsi e causare una violenta esplosione.

3. Lavorazione tessile e del legno
Siti: Tessiture (in particolare quelle che lavorano fibre come cotone e lino), fabbriche di fibre artificiali, segherie e officine di produzione di mobili.

Rischi: La polvere di fibre naturali, la polvere di fibre artificiali e la polvere di legno sono tutte combustibili. L'accumulo fino a una certa concentrazione in uno spazio confinato può causare esplosioni se esposto a una fonte di fuoco.

4. Servizi comunali e pubblici

Siti:

Impianti di trattamento delle acque reflue/impianti di biogas: Il processo di trattamento produce gas infiammabili ed esplosivi come metano (biogas) e solfuro di idrogeno.

Stazioni di regolazione della pressione del gas/locali caldaie: Esiste il rischio di perdite di combustibili come gas naturale e gas di petrolio liquefatto.

Pozzi di condotte del gas cittadino e corridoi sotterranei di servizi pubblici: Il gas fuoriuscito può accumularsi.

Discariche/inceneritori: La decomposizione dei rifiuti produce metano.